Il cambiamento climatico e l’agricoltura intensiva con un uso massivo di fertilizzanti chimici,  stanno causando una sostanziale perdita di fertilità e della resa del suolo, provocando un’emergenza a livello di desertificazione dei territori soprattutto nelle regioni aride e semi-aride.

Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, l’8% del territorio europeo – circa 14 milioni di ettari – presenta già qualche grado di desertificazione. La situazione si aggrava particolarmente nelle zone meridionali dell’Ue: solo in Italia più di 1/5 del territorio è a rischio o in condizioni di desertificazione.

Dati dell'Agenzia Ambientale Europea

Inoltre, la salificazione del suolo sta crescendo in modo esponenziale sul nostro pianeta, specialmente nelle aree aride e semi-aride. Si tratta di un fenomeno irreversibile che a causa della continua necessità di produrre cibo e materie prime, provoca l’erosione dei terreni agricoli attraverso l’utilizzo di tecniche di trattamento inadeguate, che spesso non forniscono sistemi di drenaggio per l’accumulo di sale nel terreno. Il risultato è dannoso per i campi e comporta una diminuzione della resa del terreno.

Località dove sarà testato il fertilizzante organico-minerale

LIFE Recorgfert PLUS desidera contribuire a combattere questo fenomeno.

Il progetto converte infatti i rifiuti di zolfo e arance recuperati, in fertilizzanti organico-minerali di grande valore che possono contribuire a ripristinare la fertilità delle terre degradate. Questo prodotto agisce abbassando il pH dei terreni alcalini e aumentando con le sue proprietà la resa delle colture, soprattutto nelle aree aride e semi-aride.

Inoltre, il progetto contribuirà ad affrontare le problematiche ambientali di:

Eccesso di zolfo:

Secondo il protocollo di Kyoto, la produzione di fertilizzanti organico-minerali è un’ottima soluzione per riutilizzare lo zolfo in un contesto “green”, come quello della fertilizzazione

Fertilizzanti chimici

Fortemente utilizzati dagli agricoltori, causano l’inquinamento delle acque sotterranee. L’utilizzo di fertilizzanti chimici richiede un aumento del dosaggio, anno dopo anno per ottenere la stessa resa del terreno; questo è un circolo vizioso che si può interrompere sostituendo i fertilizzanti chimici con fertilizzanti organico-minerali che non inquinano né il suolo, né l’acqua.